Sempre più spesso il talento di un artista viene giudicato con un provino di 90 secondi fatto davanti a professionisti del settore e autori televisivi.
Lo scenario classico di tutti i provini/casting che con cadenza costante ogni talent show televisivo mette in moto, prevede che il cantante si esprima a “cappella” in un ambiente freddo e a volte apparentemente distratto, il più delle volte dopo ore di viaggio e lunghe attese in una sala insieme ad altri candidati.
Abbiamo analizzato per voi la situazione consapevoli che le cose nel settore stanno evolvendo e chi vuole arrivare al successo deve comprendere il cambiamento e cavarcarlo!
Vediamo insieme cosa è cambiato.
Non è più tempo di sale prova e discussioni di ore su un fill di batteria o un solo di chitarra, oggi la musica ha lasciato il posto a un portatile con garage band e alla facilità di uso delle basi gratuite reperibili su YouTube. Il modo di fare musica oggi è radicalmente cambiato e le case discografiche non possono più investire sui nuovi artisti. Ecco spiegato il nascere dei talent musicali e dei casting per accedervi.
La scelta di un cast definitivo da parte del programma è il risultato di vari gradi dei provini (primo, call back, finale etc.) le figure che vi ascolteranno saranno molteplici: autori televisivi, musicisti, produttori musicali, arrangiatori, manager e direttori d’orchestra che danno competenza al provino e uomini di produzione televisiva che rispondo alla produzione del programma. Infine discografici di riferimento di quel programma
Alla fine del provino nessuno vi darà mai un esito definitivo. “Sei andato bene”, “hai cantato bene” o “hai una bella voce” sono frasi sincere ma non impegnative.
Qualcuno vorrà approfondire la vostra conoscenza per avere maggiori info su di voi, ma poi chi vi ascolta dovrà confrontarsi con le altre parti in campo e insieme formeranno il cast definitivo. Le scelte più significative sono sempre di più di competenza della parte televisiva che, di concerto con il team, deve decidere il cast su cui lavorare.
Un cast di un talent show, come tutti i cast dei programmi televisivi, ha delle regole per far si che funzioni. I punti fermi vengono messi sull’unanimità oggettiva dei talenti più forti. Intorno a quelle certezze viene completato il cast affinché sia omogeneo e ricopra tutti i colori della musica dando un minimo di attenzione anche all’aspetto estetico che non significa essere belli o belle ma funzionali dal punto di vista di carattere televisivo.
Tutto ciò fa male ai cultori della musica ma al tempo stesso questo è il modo per far funzionare i talent show televisivi che, volenti o nolenti, permettono a una parte del settore musica di sopravvivere.
Avviene per XFactor, Amici, The voice of Italy, solo per citare i programmi più recenti.
Il compito quindi di fare scouting di nuovi talenti è passato dalla discografia ai talent show televisivi, la discografia ne è consapevole e si è adeguata al cambiamento acquisendo i diritti di XFactor e di The Voice, oppure partecipando in massa ad Amici di Maria de Filippi, programma che ha prodotto le maggiori vendite discografiche degli ultimi 5 anni relative a nuovi artisti.
Ecco quindi che il provino a un talent show diventa un appuntamento fondamentale per chiunque voglia oggi ambire ad avere uno spazio nel mondo della musica.
Vediamo insieme cosa succede e scopriamo come affrontare il provino di un talent.
Vi iscriverete al provino e qualcuno vi chiamerà per darvi orari e indicazioni su cosa portare. Vi diranno qualcosa di standard tipo 2 brani in italiano e 2 in inglese o forse qualcuno vi suggerirà una lista di brani a cui attenersi. Qui cominciano i primi traumi.
Cosa canto? non mi piace nulla di italiano! Quella canzone a cappella non viene bene…. E così via con i dubbi di ogni genere…
Ecco 7 consigli di un esperto selezionatore per sopravvivere a 90 secondi di casting:
#1 Non portate mai qualcosa che non vi appartiene o che non avete mai affrontato. Se non siete dei fenomeni farete un provino poco efficace.
2# Capite da soli qual è il vostro punto di forza e lavorate su quello. Adattate la canzone suggerita al vostro modo di esprimervi e non copiate l’interprete originale. Dire “la faccio uguale” è garanzia di essere fuori.
#3 Emozionare è più importante che stupire con effetti speciali (spesso più fastidiosi che utili). Durante un provino pesa di più la capacità d’interpretazione che mostrare tutto il campionario di gorgheggi tecnici ed estensione vocale illimitata.
#4 La presunzione di essere migliori di altri è vostra nemica, l’umiltà di fare al meglio quanto è nelle vostre possibilità la vostra migliore amica.
#5 Non ostentate il “mestiere”. Il piano bar, il Karaoke o le feste di piazza sono nemici dei talent show soprattutto se avete superato la trentina.
#6 Abbiate coraggio. Se siete dei cantautori e vi esprimete bene solamente con la vostra musica e rendete poco o niente con canzoni di altri, avete il dovere senza neanche chiederlo di cantare una vostra canzone. Nessuno vi fermerà se l’effetto che produrrete sarà funzionale. Magari fatevi furbi e dite il vostro titolo dichiarando si tratta di una canzone poco conosciuta di De Gregori o dei Blur….chi vi ascolta non è un’enciclopedia della musica.
#7 Questo lavoro non è per tutti. Accettatelo!
In bocca al lupo a tutti i cantanti e musicisti che parteciperanno a un talent per sfondare nel mondo della musica!
Fonte F. Ricky Palazzolo, manager, produttore e talent scout, da un articolo pubblicato sul blog della sua agenzia 1STAR