Quando pensate a un disco qual è una delle prime cose che vi vengono in mente? Sicuramente la copertina occupa un posto sul podio! La cover dell’album è l’elemento distintivo capace di attrarre il pubblico, è la vetrina della raccolta musicale alla quale produzione e artista dedicano molta cura.
La copertina è il volto, la presentazione, l’immagine dell’album che sintonizza e svela le atmosfere descritte dai brani. E’ il punto di partenza per comprendere il lavoro del musicista.
Una cover di successo rimane impressa nella mente del pubblico, rappresenta perfettamente il contenuto del disco e può essa stessa diventare elemento cult che decreta il successo delle vendite, anche ai giorni nostri dove l’acquisto di musica è per lo più digitale.
Ed allora il binomio tra arte e musica diviene inevitabile. Molte sono le cover di album realizzate da grandi artisti: fotografi, pittori, writer, street artist e perfino incisori. Possono essere esse stesse delle opere d’arte come la celebre copertina di debutto dei Velvet Underground realizzata nel ‘67 da Andy Wharol o ritrarre luoghi simbolici, come la cover dell’album Abbey Road dei Beatles o il più recente Stories from The city, stories from the sea di PJ Harvey.
Il legame tra arte e musica è molto forte soprattutto nella cultura Hip hop che ci fornisce molti esempi celebri, ma cover famose si trovano anche nel rock, nel pop, nel punk e nella musica italiana.
Andiamole a scoprire insieme!
Aladdin Sane – David Bowie
La cover di questo album è diventata sin da subito un’immagine iconica. David Bowie in pieno periodo glam, truccato da Aladdin Sane, personaggio che riflette la doppia personalità di Bowie di quel periodo: da una parte il soprannaturale e sano Aladdin (Aladdin Sane) e dall’altra il ragazzo folle (A lad insane). Fotografo Brian Duffy.
The Dark Side Of The Moon – Pink Floyd
The Dark Side of the Moon con 50 milioni di copie vendute, è l’album di maggior successo dei Pink Floyd ed anche uno dei più venduti della storia.
La grafica della cover disc è stata realizzata dall’agenzia fotografica Hipgnosis. Il prisma rappresenta la consapevolezza acquisita dall’uomo che si trasforma in azioni. Permette il passaggio dall’oscurità alla luce, al colore.
Think Tank – The Blur
E’ un concept album i cui temi maggiormente ricorrenti sono la pace, la contrarietà alla guerra in Iraq, l’amore e la politica. L’opera di Bansky a cui si ispira la cover ben rappresenta le atmosfere delle canzoni.
London Calling – The Clash
Il l 21 settembre del 1979 viene scattata durante un concerto al Palladium Stadium di New York, la fotografia più rock di tutti i tempi. A realizzarla è Pennie Smith, la fotografa ufficiale della band.
Horses – Patti Smith
E’
la copertina del primo album della poetessa del rock. Una foto naturale, senza filtri e ritocchi, scattata da Robert Mapplethorpe, il fotografo newyorkese conosciuto da Patty Smith ad una festa e con cui ha subito stretto un forte legame elettivo.
The Velvet Underground & Nico – The Velvet Underground
Uno degli album più importanti, influenti ed acclamati della storia della musica rock. Una cover scandalosa che ha contribuito alla nascita della cultura pop. La copertina nella versione originale riportava solo il nome dell’artista che l’aveva ideata: Andy Warhol. Solo successivamente venne aggiunto il nome della band. Le prime copie del “banana album” riportavano la scritta peel slowly and see, togliendo un adesivo si poteva vedere una banana rosa shocking. Mai prima d’ora un simbolo erotico così esplicito era stato usato per la copertina di un album, Andy Warhol seppe unire la sensibilità musicale dei Velvet e la sua sensibilità visiva, la trasgressione dei testi alla trasgressione dell’immagine.
Artpop- Lady Gaga
Tra le cover degli ultimi anni è quella visivamente più forte. L’artista e pittore americano Jeff Koons ha scolpito la cantante e poi realizzato uno scatto che pone sullo sfondo frammenti del celebre quadro la Venere di Botticelli. Una palla gazing blu al centro e le mani per coprire le parti intime. L’album è stato presentato in contemporanea in tutto il mondo con delle maxi affissioni, in Italia è stata presentata su un cartellone all’aeroporto Marco Polo di Venezia.
Nevermind – Nirvana
La copertina di Nevermind nasce da un’ispirazione di Kurt Cobain ed è stata realizzata da Robert Fisher. Ritrae un bambino innocente che nuota in acque limpide mentre insegue una banconota da un dollaro appesa ad un amo, perdendo così la sua innocenza. Questa cover è una denuncia al consumismo ed ai valori negativi della società, l’immagine anticipa i temi che si trovano nei brani del disco diventato un successo generazionale.
Speaking in Tongues – Talking Heads
David Byrne disegnò la copertina della versione ufficiale dell’album. L’artista Robert Rauschenberg si occupò della limited edition, vincendo anche un Grammy Award. Tre dischi in vinile trasparente sovrapponibili e confezionati in una copertina di plastica rigida, anch’essa trasparente, che permetteva di vedere l’intera opera sovrapposta.
Mina – Comme un homme
La cover del 45 giri inciso in francese da Mina nel 1975 si ispira ad un’immagine del celebre artista Escher. Diversi sono i cantanti che hanno tratto ispirazione da questo artista per le sue cover, tra gli altri ricordiamo I Nomadi e i Pink Floyd.
Tante altre sono le cover di album che hanno fatto la storia, in questo articolo abbiamo voluto selezionare le 10 copertine con un legame diretto con l’arte.