Canzoni composte con un rigore assoluto e suonate con la foga dell’ultima delle garage-band. Sono Gian e i cantautori atomici, band parmense composta composto da Gian Luca Mele alla voce, Francesco Carone e Geremia Ramundo alle chitarre, Francesco Vignali al basso e Federico Paganelli alla batteria.
Il punto di partenza è un vero e proprio, per quanto giocoso, manifesto programmatico: “Ero stanco di vedere concerti di gruppi punk semianalfabeti o, al contrario, di cantautori pseudo impegnati e soporiferi. E, comunque, di gente che replica in tutto e per tutto un genere di ben preciso, ragionando per compartimenti stagni” racconta il frontman Gian. “Perché non prendere il meglio da ognuno secondo la propria sensibilità? Certo, non è facile cucinare una ricetta commestibile, riscrivo un testo anche trenta volta prima di cantarlo a squarciagola con esiti discutibili. Ma è molto divertente provarci. E spero non solo per noi.”
Insomma, la ricetta è fondere il lirismo del cantautorato italiano con la selvaggia energia del garage-rock, il tutto condito con un po’ di sana incoscienza, di autoironia e di voglia di divertirsi.
I testi sono ironici e pungenti, il sound potentemente rock e nel live, accanto al repertorio di produzione propria la band propone gemme di veri e propri pilastri della musica come Franco Battiato, i Cccp ed Adriano Celentano, in un clima di celebrazione dei grandi del passato.
Non di sola musica vivono Gian e i cantautori atomici, tuttavia. Gianluca e Federico hanno anche una passione del cinema e alle spalle qualche comparsata, tanto che il gruppo è stato ribattezzato dai fan “Gian ed i cantattori atomici”.
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