Stefano Barotti, cantautore italiano classe 1972, scrive canzoni dall’età di sedici anni, canzoni che sembrano riassumere le contraddizioni della sua terra d’origine – la Riviera Apuana – da sempre luogo di passaggio.
Legato alla musica d’autore italiana e al folk/rock americano, comincia la sua attività di musicista come chitarrista e successivamente come cantante dei “Suoni”, band di Massa degli anni 90′. Poco dopo inizia il suo percorso di songwriter, proponendo i suoi brani in chiave acustica nei piccoli locali della sua zona.
Nel 2003, il suo primo disco, “Uomini in costruzione”, prodotto da Jono Manson per la Club de Musique Records e registrato tra l’Italia e gli USA in New Mexico. E’ il primo disco italiano a impatto zero.
Durante il soggiorno negli Stati Uniti il suo primo concerto oltre oceano al Railyard Performance Center dove riscuote notevoli consensi di pubblico e critica.
Dopo l’uscita del disco, Stefano comincia una lunga attività live in teatri, locali e piazze. Nel 2005 parte per un tour europeo in Germania, Danimarca e Svizzera.
Nel 2007 esce il suo secondo lavoro “Gli Ospiti”, prodotto sempre da Jono Manson, ed inizia a lavorare ad un nuovo progetto di canzoni inedite con Roberto Ortolan. Parallelamente ai progetti in studio prosegue l’attività live.
Nel 2008 affianca Kreg Viesselman, songwriter americano, nel suo tour italiano.
Nel gennaio 2015 esce “Pensieri verticali” il suo terzo disco
Gennaio 2015 Iniziano i concerti in trio del Pensieri Verticali Tour con Vladimiro Carboni /batteria e Luca Silvestri /basso.
Marzo 2016 iniziano le registrazioni di un concept album sul mondo del vino in collaborazione con TRIPLE A e affianca Joe Pisapia nel suo tour italiano. Sempre nello stesso anno esce il nuovo disco di Jaime Michaels, songwriter americano, tra i brani del disco “Somewhere like Italy” dove Stefano canta alcuni versi in italiano.
GENERE: cantautore
DISCOGRAFIA:
2003 Uomini in costruzione
2007 Gli Ospiti
2015 Pensieri Verticali
Sito stefanobarotti.net
Facebook @stefanobarotti
Credits foto di copertina Roberto Ballini Photography